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martedì 18 novembre 2014

"Meteotron", il macchinario dei nubifragi artificiali

All'origine delle celle autorigeneranti gli studi del professor Henri Dessens

Siamo sul finire degli anni 50 del XX secolo. Fisici di ventidue Paesi assistono agli straordinari esperimenti eseguiti in Francia con il «meteotron» del professor Dessens. Dai cento bruciatori del «meteotron», piantati come pali sul circuito di un esagono regolare, cento fiamme scaturiscono contemporaneamente, al segnale dello scienziato d'oltralpe. Bastano trenta secondi affinché all’interno di questo esagono di 3200 metri quadrati i pali si trasformino in un braciere.

La rivista "Popular Science" riporta gli studi del professor Henri Dessens, sul n° 181 del febbraio 1964. Il titolo è "Meteotron: scatenare un temporale" e vi leggiamo:

"Il problema con l’inseminazione delle nubi con prodotti chimici è che bisogna avere le nuvole. Henri Dessens, meteorologo francese, riesce ad averne di nuove creandole con il calore. Usando un quadrato di 122 metri per 122 metri di bruciatori di petrolio che egli chiama «meteotron», mette in moto una rombante fornace che spinge una colonna d’aria calda nell’atmosfera dove si raffredda, condensa ed in quindici minuti diventa così pesante di gocce d’acqua da scatenare una pioggia di diverse ore.

Il "meteotron", afferma Dessens, può anche scatenare venti, disperdere la nebbia, prevenire le gelate notturne ed occasionalmente, in modo fino ad ora imprevedibile, creare un tornado. L’intento principale adesso, è quello di usare il potere scatenato del "meteotron" per controllare la pioggia e la grandine, ripulire l’aria dall’inquinamento, dissipare le fuoriuscite radioattive ed aiutare la ricerca meteorologica.

«Io non fabbrico pioggia...». Il professor Dessens non vuole che lo si confonda con quegli specialisti di pioggia provocata che sono così numerosi negli Stati Uniti. Egli infatti non si accontenta di «seminare le nubi», bensì le crea".



L'esperimento con il "Meteotron" è anche riportato con maggiori particolari su altre testate specializzate dell'epoca. Anche i Sovietici lavorano ad un'apparecchiatura atta a generare precipitazioni. La loro è un'evoluzione del "Meteotron" francese. Infatti i Russi impiegano turboreattori per aereo modificati all'uopo. Gli esperti russi, sfruttando gli stessi principi su cui si basa l'invenzione del fisico Henri Dessens, intendono realizzare uno strumento per generare piogge. Nei loro obiettivi l'apparato deve essere non solo più potente, ma anche più facilmente trasportabile e già operativo una volta dislocato ove necessario. E' il 1968: nasce il Meteotron sovietico, al quale segue il semovente TMC-65, del quale abbiamo già discusso in altre occasioni e che la disinformazione di Stato si è affrettata a definire un innocuo sistema atto a disinfestare le aree paludose!

Qui il documento ed una sommaria traduzione di seguito:

Sopra l'immagine: "Come hanno dimostrato le esperienze del periodo aereo 66-69, i flussi dell'aria calda ascendente creati dai modelli delle installazioni, sono quasi invisibili, se non fosse per il tremolio degli oggetti che si osservano attraverso i flussi".

Subito sotto il disegno: "Modello del Meteotron, costituito da quattro turboreattori".

Il modello del Meteotron costituito da 4 turboreattori "rd-zm" fu congegnato da un gruppo di tecnici del laboratorio di Riga, guidato dall'ingegner Pojarnov, basandosi sulle indicazioni tecniche dell'Istituto di geofisica applicata. L'apparecchiatura fu sperimentata a Riga, tra il 1965 ed il 1966.



Altro uso inaspettato del «meteotron» è quella di «guida-fulmini». Operando con tempo sereno, il professor Dessens ed i suoi collaboratori osservano più di una volta che ottengono non soltanto dei cumulonembi piovosi, ma anche delle vere e proprie trombe di grandine, dal diametro di una dozzina di metri, che uniscono la nuvola al suolo come un immenso pilastro attorcigliato. Con l'uragano, nell’asse fortemente ionizzato della tromba, si producono violente scariche di elettricità.

Anche il Pentagono si mostra subito molto interessato al «meteotron» e, nonostante il professor Dessens auspichi un impiego civile e benevolo della sua invenzione, così non è stato, evidentemente. Lo abbiamo potuto verificare in questo ultimo ventennio di guerra climatica.

Ma vediamo come funzionano il Meteotron ed ordigni simili...

Due sono dunque le condizioni perché si possa formare una nuvola:

a) Una corrente ascendente d’aria calda che trasporti il vapore acqueo verso le quote in cui essa si condensa in goccioline.
b) Un’atmosfera carica di «trappole a molecole»... vale a dire, in termini scientifici, di «nuclei di condensazione».

Di queste due condizioni, la prima è la più importante: una corrente d’aria calda. Il calore in sé stesso comunque non conta. Ciò che importa è il riscaldamento differenziale, detto anche riscaldamento di una zona limitata al di sopra della quale si produce un vero e proprio «tiraggio» come in un camino. I cento bruciatori del «meteotron» che sviluppano una potenza termica di 700.000 kilowatts oppure i turboreattori modificati nel «meteotron» d'"oltre cortina" non hanno difficoltà nel creare un camino stabile per veicolare le correnti ascendenti, senza contare che le faville e le polveri sprigionate dal fumo costituiscono delle eccellenti «trappole a molecole».

A questo punto le famigerate "celle autorigeneranti" sbandierate dai meteorologi di regime (eventi impossibili a verificarsi per le leggi della fisica) e le ancora più anomale V-Shaped, i boati ed i fulmini a ciel sereno, assumono una nuova ed inquietante luce, se consideriamo che questi fenomeni, con assoluta certezza, sono il risultato dell'evoluzione del «meteotron». Non solo! Due testimoni che, per ragioni di sicurezza non intendono palesare la propria identità, ci riferiscono che già trent'anni or sono ebbero l'occasione di assistere, nel Golfo di Genova, allla creazione di una nube temporalesca, proprio per mezzo del «meteotron» o di una sua evoluzione tecnica basata sugli studi dei Sovietici. Il "TMC-65" o "Meteotron" o come diavolo intendiamo chiamarlo, è dunque inconfutabile realtà, come dimostrato dai documenti reperiti e che qui abbiamo pubblicato.



Sarà un caso se nell'accordo Italia-U.S.A., definito "Piano dettaglio accordo Italia U.S.A. sul clima", firmato dall'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a pagina 38 si legge:

Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri

1. lo sviluppo di nuovi sistemi per la realizzazione di esperimenti di manipolazione dell'ecosistema che permettano di esporre la vegetazione a condizioni ambientali simili a quelle attese in scenari di cambiamento globale;

2. lo studio, l'analisi e la comprensione dei principali meccanismi di risposta della vegetazione e degli ecosistemi mediterranei ai diversi fattori di cambiamento (temperatura, precipitazioni ed aumento della concentrazione di CO2 atmosferica);

3. la quantificazione degli effetti complessivi del cambiamento sulla produttività e sulla vulnerabilità degli ecosistemi (fertilizzazione da CO2, variazione della disponibilità idrica ed aumento di temperatura).

Sarà un caso se tra i partecipanti c'è il C.N.R. e sarà sempre un caso se sempre il C.N.R. bandisce concorsi alla ricerca di geologi per studi e ricerche sulla "geoingegneria"? Eppure... secondo Wikipedia Italia la geoingegneria è solo tema da "complottisti"...

Benvenuti nel paese delle meraviglie!


Ringraziamo gli amici Corrado Penna e Fabio Servidei per le traduzioni dei documenti inclusi in questo articolo.

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Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

mercoledì 12 novembre 2014

Ancora alluvioni da geoingegneria clandestina tra Liguria e Toscana spacciate per disastri naturali


Mentre meteorologi d'accatto o meglio, negazionisti di mestiere, proseguono nella loro campagna di disinformazione, attraverso valanghe di scartafacci miranti a ridicolizzare la questione "scie chimiche" da costoro definite "scie comiche", proseguono i disastri (annunciati). Infatti il 2014 non è ancora terminato e siamo già a quota quattordici (14) inondazioni. La frequenza di questi drammatici eventi, che stanno sfibrando intere popolazioni, è oltremodo preoccupante e non la si deve certo a fantomatici "cambiamenti climatici" né tanto meno a "colpe umane" o solo al dissesto idrogeologico, giacché le cause vanno assolutamente ricercate nella guerra ambientale in atto da alcuni decenni in Italia. Infatti con la legge 36/94 sulla gestione artificiale delle precipitazioni piovose, le manipolazioni meteo hanno ricevuto il placet delle istituzioni. Leggiamo che cosa recita la legge in questione.

Legge 36/94 - Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua.

Ricordate l'alluvione disastrosa del Piemonte nel 1994? Questa segnò l'inizio "ufficiale" delle sperimentazioni. Fu uno spartiacque. D'altronde le statistiche non mentono e se diamo uno sguardo alla frequenza nonché alla gravità degli eventi alluvionali dal 1948 ad oggi, possiamo constatare che siamo passati da un nubifragio ogni 4/8 anni sino al 1997, a decine all'anno da quel periodo in poi. Si veda qui.

Riscaldamento globale da biossido di carbonio come propagandato dalla gran cassa dei media di regime? No, visto che gli studi del prestigioso Met Office evidenziano, invece, una costante diminuzione delle temperature medie mondiali dal 1998 al 2013 (Qui una traduzione ad opera del fisico Corrado Penna). Di conseguenza le cause sono da individuare altrove ed i responsabili sono sì gli uomini, ma non i comuni cittadini, bensì i vertici militari nonché le lobbies legate alle società per la modifica del clima, le aziende O.G.M., le compagnie che raffinano il petrolio e producono carburanti ed additivi speciali per aviazione civile e militare ed altri enti, privati e statali che rimpinguano le loro casse per mezzo della distruzione dell'Italia. Pensate quali interessi enormi gravano intorno alla "messa in sicurezza" del territorio, che mai sarà attuata, ma che permetterà ai soliti noti, che poi sono puntualmente assolti dalla magistratura se colti con le mani nel sacco, di arricchirsi sulle spalle di cittadini vessati, umiliati, spesso uccisi per mano della geoingegneria illegale. Sono cittadini che lavorano, pagano le tasse, sudano sangue per vivere in un paese dove le istituzioni sono solo sanguisughe.



In buona sostanza, così come avevamo previsto alcuni anni fa, ora siamo alla fase finale: essi creano il problema e poi ci proporranno la soluzione: la geoingegneria. D'altronde basta visitare il portale del C.N.R. che già si premunisce preparando personale ad hoc. Infatti sono stati pubblicati i bandi di concorso per geologi nell'ambito della "geoingegneria". Sì, proprio così. Geoingegneria!

Vediamo che cos'è avvenuto tra i giorni 10 ed 11 novembre 2014. Ancora "bombe d'acqua". Ancora morte e distruzione, mentre le immagini del radar Doppler sono eloquenti: ancora V-shaped. Questa volta ben tre. I meteorologi di regime le definiscono "celle autorigeneranti", in contrasto con le leggi della termodinamica, ma sono eventi indotti, artificiali, scientemente voluti. Si noti che intorno alle celle temporalesche V-shaped è presente una coltre chimica igroscopica che intrappola, concentra e rafforza l'energia distruttiva delle celle temporalesche artificiali. Alcuni vi diranno che sono cirri, ma questi non possono essere rilevati dal radar Doppler, poiché troppo alti! Le coltri igroscopiche (prosciuganti), invece, queste sì che sono visibili, poiché si trovano a quote relativamente basse, che poi sono le stesse quote di rilascio di elementi chimici igroscopici per mezzo di velivoli civili e militari. Queste scie persistono, si allargano, assorbendo l'umidità atmosferica, distruggono la nuvolosità naturale e formano un sottile strato elettroconduttivo che al radar Doppler appare come nell'immagine di copertina.

Che cos'è il radar Doppler e perché le sue immagini possono essere definite "la pistola fumante"?

Il radar Doppler è un particolare tipo di radar che si basa sull'effetto di slittamento in frequenza, detto, appunto, effetto Doppler. L'effetto Doppler è l'apparente variazione di frequenza delle onde emesse da una sorgente in moto rispetto ad un osservatore: la frequenza aumenta, se sorgente ed osservatore si avvicinano, mentre diminuisce in caso di allontanamento. Il fenomeno fu scoperto dal fisico e matematico C. Doppler (1803-1853) per le onde sonore, ma si verifica anche per quelle elettromagnetiche. L'effetto Doppler ha molte applicazioni nella tecnica (radar), in medicina (ecografia), in astronomia. Esso permette al radar di distinguere bersagli in movimento anche in presenza di oggetti fissi. In questa sede intendiamo fornire la documentazione inoppugnabile circa le attività chimico-biologiche (chemtrails), attraverso immagini digitali e di radar meteorologici i cui i dati sull'atmosfera superiore indicano che le condizioni meteorologiche presenti alla quota degli aerei chimici NON sono idonee per la formazione di scie persistenti in base ai parametri fisici. Dunque le nuvole filiformi di bassa quota, create dai velivoli clandestini che si possono osservare in questa mappa radar, non sono cirri, a differenza di quanto affermano i meteorologi dell'establishment, ma scie tossiche. I cirri veri, infatti, che si formano a quote molto più alte, non possono essere rilevati dai radar meteorologici Doppler.


Qui l'articolo del Dailymail che attesta l'inesistenza del ricaldamento globale.


Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

sabato 26 luglio 2014

Inseminazione igroscopica delle nubi basse, carbonato di calcio e "bombe d'acqua"


E' in arrivo un fronte perturbato? Si prevedono precipitazioni? Niente paura: si opera con l’inseminazione igroscopica delle nuvole.

L’asfalto delle strade è inondato dalla schiuma? Gli autoveicoli si coprono di una patina biancastra? Sono il carbonato di calcio ed il cloruro di calcio, composti che i geoingegneri disperdono alla base delle nubi basse al fine di inibire le piogge in zone strategiche o, per lo meno, al fine di diminuirne la portata, accorciandone la durata. Unico, piccolo inconveniente... le “bombe d’acqua”, come sono definite nella neo-lingua orwelliana. Ciò accade perché le gocce di pioggia si ingrossano in modo abnorme, precipitando in una gragnuola fitta e ponderosa. Il fenomeno piovoso dunque sarà breve, ma violento, il classico nubifragio.

La spuma si spiega soprattutto ricordando che è usato nell’ambito della Geoingegneria clandestina il carbonato di calcio (CaCo3). Il carbonato di calcio è un sale pochissimo solubile in acqua, ma abbastanza solubile in presenza di biossido di carbonio in seguito alla formazione di bicarbonato.

La diffusione del carbonato di calcio con le chemtrails è dannosa per l’agricoltura. I suoli calcarei, infatti, sono inadatti alle colture: il principale difetto dei terreni calcarei consiste nella ridotta fertilità a causa dell'immobilizzazione di alcuni elementi nutritivi. Tale difetto è lieve nei terreni moderatamente calcarei, mentre si manifesta in modo più intenso al di sopra di PH 8. Poche piante manifestano tutta la loro potenzialità produttiva in questo tipo di suolo.

In aggiunta a questa implicazione, va considerato che il composto in esame è soggetto a reazioni chimiche e termiche inerenti a proprietà igroscopiche, ossia di assorbimento dell’umidità. Il crollo dei valori igrometrici in atmosfera e l’aumento delle temperature, tipiche conseguenza di molte attività illegali di aerosol, sono fenomeni che si possono comprendere anche chiamando in causa il carbonato di calcio, mentre il tanto demonizzato biossido di carbonio, stando a studi recenti, non risulta determinante nel cosiddetto “effetto serra”.

In Weather modification - Final report si legge: “E’ opportuno eseguire il trattamento igroscopico alla base delle nubi, attraverso sali semplici ed ossidanti per produrre una miscela combustibile, contenente cloruro di calcio (CaCl) o cloruro di potassio (KCl)”.

Eureka!



"Aug16th, 2010 0300 UTC: Our Pilatus Porter PC6 B2H4 flew over Bhumibol reservoir to dispense Calcium Oxide at 7000 feet over a kind of orographic clouds top of high mountains around the reservoir hoping that this operation, giving a bit more heat, would make the clouds develope upward to become some CU then CB rain clouds. Afterward we would take off again with Urea and frozen Carbon-dioxide to make the rain clouds yield rain right on the catchment. Captain Pete, Chititewan Devakul".

Weather modification Final Report - Apri il documento in PDF


Articolo correlato: Marinella invasa dalla schiuma dopo il temporale

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La guerra climatica in pillole

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venerdì 2 agosto 2013

Le nuove strategie nella guerra climatica

Un vasto campo di alta pressione indotta vige attualmente con centro sul Trentino Alto Adige. Non sono rispondenti al vero le informazioni su un ipotetico anticiclone africano che porterebbe aria calda dal Maghreb, in quanto il massimo barico, come precisato, ha origine sul Nord Italia. Le elevate temperature dipendono in gran parte dall'emissione di microonde ad opera di satelliti specifici, nonché dall'elevato irraggiamento solare nello spettro UVB, in conseguenza dell'assottigliamento dello strato di ozono, conseguenza diretta della geoingegneria. I valori di umidità relativa si attestano su una media del 40%, per cui, anche in questo caso, sono forvianti le informazioni su elevati valori igrometrici che indurrebbero a percepire temperature superiori al reale.

In questo contesto di controllo del clima, osserviamo il frantumarsi della corrente a getto polare non appena si scontra con il particolato elettroconduttivo ed igroscopico aviodisperso sull'Europa, la cui traccia è ben visibile dalle satellitari di prima mattina nonché dalla completa assenza di nuvolosità da alta pressione (nubi da bel tempo o cumuli) e dalla colorazione bianchiccia del cielo. Queste condizioni di caldo torrido e mancanza assoluta di venti perdurerà almeno sino al 7 agosto 2013. Infatti un fronte perturbato di origine atlantica dovrebbe sfondare il muro creato ad hoc dalle operazioni clandestine di geoingegneria sul vecchio continente e si dovrebbero verificare le prime precipitazioni importanti della stagione. Sussiste, però, l'inquietante possibilità che un intervento massivo di squadriglie di aerei, destinati a disperdere elementi igroscopici di tipo persistente, distruggerà sul nascere le perturbazioni che si affacceranno su Francia ed Italia. E' quindi plausibile che, per lo meno su Italia occidentale (Piemonte e Liguria di Ponente) faranno la loro comparsa, verso il 6 agosto, coperture artificiali (le innocue velature dei servizi meteo militarizzati), utili all'inibizione di precipitazioni sul fronte occidentale. Di conseguenza non si possono escludere fenomeni particolarmente violenti su Toscana, Emilia Romagna e Lazio.



Molte persone sono convinte che le operazioni di aerosol, su gran parte dell'Italia, sono state interrotte. Non è assolutamente vero! Le artificiali condizioni meteo di questi giorni sono il risultato di un affinamento delle tecniche di geoingegneria. Infatti è durante la notte che si concentrano i sorvoli a bassa quota di velivoli non convenzionali: questi aerei rilasciano quantitativi enormi di metalli pesanti e biossido di zolfo con il favore delle tenebre. L'SO2 è la prima conseguenza dei processi di combustione degli aerei. Questo modus operandi permette poi di intervenire con sorvoli diurni, definibili "di mantenimento", facendo uso di elementi chimici evanescenti o semipersistenti, tanto che molti velivoli verranno dai più ingenui scambiati per "voli di linea". Impossibile, giacché i velivoli per il trasporto di merci e passeggeri volano dagli 8.000 ai 14.000 metri di quota, per cui non sono visibili in alcun modo e tanto meno in questo periodo di caldo eccezionale, poiché in nessun caso possono generare scie di condensazione. D'altro canto non è giustificabile il sorvolo sui centri abitati (salvo che per decollo ed atterraggio) ad altitudini anche inferiori ai 1.700 metri, in quanto le normative lo vietano. Inoltre i consumi sarebbero elevatissimi, per via della superiore densità dell'aria a bassa quota e ciò non sarebbe conveniente per le compagnie.

Siamo di fronte perciò ad una pericolosa evoluzione delle modalità di modifica climatica, per cui è ormai da considerarsi obsoleta ed anacronistica la distinzione tra scie di condensazione e scie chimiche, giacché nella stragrande maggioranza dei casi gli aeromobili impegnati nella guerra ambientale non emettono alcun tipo di scia visibile. D'altronde anche l'esperienza diretta ci dimostra che più è microscopico l'aerosol più esso appare invisibile.


Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

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mercoledì 1 agosto 2012

Casse vuote in Grecia: stop alla geoingegneria

Le attuali condizioni di pressione atmosferica sono assimilabili a quelle dei giorni scorsi, perciò le previsioni del precedente post restano ancora valide. Intanto il Ministro russo per le situazioni di emergenza, Anatoly Serdyukov, ha stilato un rapporto per il Presidente Vladimir Putin. Nel dossier l'esponente politico collega l'alluvione a Krymsk (Russia meridionale) del 7 luglio 2012 all'impiego di armi meteorologiche (scie chimiche e H.A.A.R.P.) che hanno deviato le correnti a getto, determinando disastrosi sconvolgimenti atmosferici. Il Ministro Serdyukov ritiene che sia stato sferrato un attacco dalla N.A.T.O. contro Cina, Corea del Nord ed Iran, ma il silenzio del Presidente Putin sulla questione, induce a ritenere che la Russia non sia così illibata come alcuni credono.

A conclusione di questo breve aggiornamento, intendiamo focalizzare l'attenzione sul seguente fatto: giacché la Grecia è in bancarotta, sono stati tagliati i finanziamenti per la geoingegneria sul territorio ellenico, tanto che, al momento in cui si scrive, l'unico Stato che, dalle satellitari, presenta nubi naturali (cumuli e cumulonembi) è, appunto, l'Ellade. Non è così, ancora, per l'Italia dove le attività di aerosol clandestine, che costano al contribuente almeno 19 milioni di euro al giorno, proseguono alacremente e senza soluzione di continuità, generando siccità, caldo torrido e rovinosi incendi. Sul nostro paese non si vede una sola nuvola, poiché i nembi vengono distrutti dai composti igroscopici diffusi per via aerea. La fisica, a quanto si vede, va di pari passo con l'economia di un paese.

Ringraziamo l'amico Paolo per la segnalazione dell'articolo inerente alla guerra climatica, denunciata in Russia.

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lunedì 28 novembre 2011

Previsioni dal 29 novembre al giorno 1 dicembre 2011

Proseguono le forsennate e criminali attività di aerosol nei cieli d'Europa, con uso massiccio di velenose scie persistenti. Ogni minima possibilità che si formino nubi cumuliformi è stata sino ad ora inibita dalla dispersione di tonnellate di particolato igroscopico a fini militari. Per il 29 e 30 novembre prevediamo che la situazione non cambierà molto, rispetto ai tre giorni passati. Semmai si osserverà un incremento, soprattutto al Nord ed al Centro Italia, delle famigerate coperture artificiali, definite dai meteorologi venduti "velature". Come già precisato, la nuvolosità naturale verrà scientificamente distrutta sul nascere. Proseguirà quindi, come programmato il periodo siccitoso in Toscana ed Emila Romagna. Al Sud e sulle isole protranno verificarsi brevi precipitazioni, anche a carattere intenso, sotto forma di nubifragi. Ciò come contraltare della parossistica attività chimico-biologica al Nord e centro Italia.

Per il giorno 1 dicembre è previsto l'arrivo (dalla Francia) di un fronte perturbato, il che porterà ad un ulteriore aumento dei sorvoli clandestini tra le nubi, con lo scopo di impedire ancora le precipitazioni al Nord che, probabilmente, potrebbero trovare maggiore sfogo nel Nord Est, dove non si escludono isolati fenomeni violenti.

Ammonta a circa 285 milioni di euro la somma sperperata sino ad oggi a partire dal 13 dicembre 2011, giorno in cui si è insediato il catastrofico governo Monti: a pagare saranno sempre i soliti cittadini, tartassati ed avvelenati!


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venerdì 4 novembre 2011

Previsione meteo dal 5 al 7 novembre 2011

Permane la situazione meteorologica dei giorni precedenti. L'imponente perturbazione, che staziona sull'Europa e quindi sull'Italia, porterà a precipitazioni su gran parte del paese, ma soprattutto sul Nord Italia. Il fronte è in fase di spostamento nell'Italia centrale e meridionale. Non sono da escludersi nubifragi, il tutto tenendo conto che la manipolazione è ancora in corso. Infatti l'osservazione delle satellitari ci mostra che molte coperture su Liguria, Piemonte, Lombardia, Mar Ligure e Toscana sono formate dagli elementi chimici dispersi da velivoli impegnati nel cloud seeding clandestino, mentre sulla capitale sono in corso (al momento in cui si scrive) operazioni di aerosol con scie persistenti.

Sulla Liguria di Ponente perdurerà la possibilità di deboli piogge, rese tali dall'inseminazione di prodotti igroscopici, che prosegue senza sosta dal 2 novembre. Verranno presumibilmente create situazioni estreme con fronti perturbati rafforzati artificialmente in aree circoscritte ed affievolimento dei fenomeni nelle zone circostanti.


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martedì 1 novembre 2011

Scie chimiche in parossistico incremento dal 2 al 5 novembre 2011

Mercoledì, 2 novembre 2011

Nord:

In attesa della nuova perturbazione, in arrivo dall'Atlantico, proseguono le attività di aerosol definite "di mantenimento", così che potremo osservare pesanti nebbie di ricaduta al mattino ed alla sera e scie chimiche, in gran parte semipersistenti, durante le ore diurne. Cielo velato, bianchiccio, funereo. Sole accecante.

Centro:

Situazione assimilabile a quella prevista per il Nord Italia.

Sud:

Scie chimiche di tipo persistente atte a dissolvere residue nubi sulla Sicilia, con piogge sparse e locali acquazzoni sui settori centro-meridionali. Basse coperture artificiali in transito, a tratti compatte su Campania e Calabria. Nebbie di ricaduta.

Giovedì, 3 novembre 2011

Nord:

Scie persistenti si potranno osservare inframmezzate alla nuvolosità bassa in progressivo aumento ad iniziare dal Nord Ovest, associata a piogge sui settori alpini occidentali, in intensificazione ed estensione entro sera a Nord Ovest, Emilia e localmente Triveneto. Neve su ovest Alpi sino a 1900-2000 m. Temperature in calo.

Centro:

Cieli poco o parzialmente nuvolosi, ma con tendenza ad un graduale aumento della nuvolosità artificiale (scie chimiche in espansione) in serata. Piogge deboli sulla Toscana. Copertura chimica frammista a nubi anche sulla Sardegna, con improbabili deboli piovaschi notturni.

Sud:

Tempo artificialmente semicoperto sulla Sicilia, il cui cielo sarà solcato da mortali velature (scie chimiche in espansione). Foschie di ricaduta.

Venerdì, 4 novembre 2011

Nord:

Cielo coperto con piogge e rovesci sparsi, moderati-forti su Liguria, Piemonte, medio-alta Lombardia ed a ridosso delle Prealpi trivenete; deboli ed intermittenti su Polesine e Romagna.

Centro:

Nubi in progressivo aumento sulle Tirreniche ad iniziare dalla Toscana, con piogge sparse in intensificazione sui settori appenninici ed in locale estensione serale a Lazio e nord Sardegna. Nuvolosità igroscopica indotta, (scie chimiche persistenti), invece, in aumento sulle Adriatiche. Ciò impedirà alla perturbazione di spostarsi verso est e prolungherà i fenomeni piovosi su Liguria di Levante e sulla Toscana. Rischio di fenomeni violenti.

Sud:

Frequenti annuvolamenti in Sicilia con piogge sparse sui settori centro meridionali in estensione notturna alla bassa Calabria. Sole pallido altrove, per via delle coperture artificiali create ad hoc. Sarà quindi scarsa la probabilità di piogge sulla Campania.


Articolo correlato: Alluvione a Genova: c'era chi l'aveva prevista



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