venerdì 25 settembre 2015

Meteoballe. Le bugie hanno le gambe corte!


Sono ormai anni che la disinformazione istituzionalizzata, meteorologi in primis, continua a spacciare le "scie chimiche" per innocue (si fa per dire) "scie di condensazione". Qual è l'assunto alla base di questa menzogna? E' presto detto. Il mago di turno afferma che una "contrail" si forma, ad alta quota, grazie all'acqua prodotta dai turbofan nel processo di combustione, sempre che vi sia sufficiente umidità relativa in atmosfera. Se sfogliamo, ad esempio, il testo cartaceo di Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida "Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici", leggiamo:

"L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente".

Trascuriamo pure il fatto che le scie di condensazione non possono persistere né allargarsi sino a coprire centinaia di Km quadrati in poche decine di minuti. Ovviamente questa è una balla colossale, è il mantra dei negazionisti, ma si sa che i meteorologi allineati devono giocoforza mantenere il posto (o far carriera...). Soffermiamoci invece sul dato UR (Umidità relativa), perché è qui che, come si suol dire, "le bugie hanno le gambe corte". Infatti osserviamo i due schemi riportati dalle radiosonde di Cuneo Levadigi lanciate il 22 ed il 23 settembre 2015 [LINK 1] [LINK 2]. Salta subito all'occhio una discrepanza enorme tra i dati di UR del 22 rispetto a quelli del 23. Ad esempio, alle altitudini comprese tra i 7.410 ed i 9.430 metri abbiamo valori di UR compresi tra un minimo del 15% ed un massimo del 30%. Ricordate cosa scrivono gli "esperti" Giuffrida e Sansosti? Rileggiamo: "Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%".

Ora osserviamo i dati della radiosonda del 23 settembre 2015. Alle quote tra i 7.364 ed i 9.330 metri abbiamo valori di UR che oscillano tra un minimo del 44% ed un massimo del 95%.

Non solo! Le temperature alle quote indicate per il 22 settembre sono ben al di sopra dei -40° centigradi dichiarati necessari da Giuffrida e Sansosti affinché si crei una contrail. Allora?

Ora il punto è che il giorno 22 settembre tutta l'area Nord Occidentale d'Italia era coperta da una miriade di scie persistenti che, allargandosi, hanno oscurato il cielo già nelle prime ore della mattina (Era in arrivo una perturbazione e questa andava bloccata). Il giorno 23 settembre, invece, non si è vista nemmeno una scia, nemmeno evanescente, per buona parte della giornata ed il cielo era completamente terso sulla Liguria, mentre sul Piemonte c'erano i cosiddetti cumuli da bel tempo.

Quindi... riepiloghiamo.

- 22 settembre 2015. Valori di UR prossimi allo zero. Temperature superiori ai -40° Celsius. Risultato: scie lunghe centinaia di chilometri, persistenti e durature. Cielo oscurato da una fitta coltre artificiale spacciata per vapore acqueo.

- 23 settembre 2015. Valori di UR elevati, ben al di sopra del 60%. Temperature prossime ai -40° Celsius. Risultato: nemmeno una scia che fosse una. Cielo terso e/o cumuli.

Come spiegano questa contraddizione i nostri geni della meteorologia? No... non ci sperate. Costoro non sono in grado di confutare questa come altre osservazioni e si limiteranno ad ignorarci, salvo far partire qualche querela con conseguente immediato e strumentale rinvio a giudizio nei confronti di chi scrive, nella speranza di farci tacere una buona volta. Troppo facile!




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NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

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