giovedì 22 dicembre 2011

Da Santo Stefano all'Epifania si vede l'anno come si scia

Nel contesto di pesanti operazioni di aerosol clandestine attualmente compiute su Germania e Svizzera, con fitte nebbie di ricaduta ed impenetrabili stratificazioni indotte di ampia estensione, sull'Italia settentrionale la giornata del 23 dicembre 2011 sarà caratterizzata dal transito, da Nord, di nubi artificiali di bassa quota (i centri meteo di regime le definiscono "innocue velature", "nubi alte e sottili" o ancora "velature in rapido spostamento"). Temperature in calo.

Al Centro ed al Sud saranno osservabili scie di tipo non persistente ed il cielo sarà in genere azzurrino e sgombro da "cumuli dal bel tempo", salvo sul mare. La dispersione di elementi igroscopici sarà causa di oscuramento solare nelle ore principali della giornata, mentre di prima mattina le eventuali formazioni naturali si dissolveranno in breve tempo. Al Sud le piogge previste dai centri meteo nazionali saranno poco probabili. Se cadranno, saranno impetuose e fugaci.

Il giorno 24 sarà per lo più asimilabile al 23, mentre per il 25 dicembre 2011 è previsto un incremento della nuvolosità imbrifera e ciò porterà a un'intensificazione delle operazioni militari di aerosol clandestine, in special mondo durante le ultime ore della notte e di prima mattina. Le eventuali precipitazioni previste dai meteorologi allineati saranno ancorché limitate dalla dispersione di polimeri igroscopici (vedi brevetto Peter Cordani e DYN-O-MAT), bario ed alluminio. Non si possono escludere, però, fenomeni violenti, come contraccolpo dell'indebolimento delle perturbazioni nelle aree limitrofe, nel Levante ligure e/o in Toscana ed Abruzzo. Prestare attenzione.


NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

4 commenti:

  1. Come controllare il clima: la nuova frontiera della ricerca scientifica

    Accanto a progetti futuristici (come coprire l’oceano con una pellicola oleosa per evitare l’abbassamento delle acque, o lanciare nello spazio dei trasmettitori di microonde che riscaldino i tornado in formazione per smorzarli sul nascere), ce ne sono altri ben piu’ realistici che fanno gola soprattutto al mondo dell’agricoltura (quale?) , ai privati e agli enti governativi, nonostante la ricerca scientifica chieda a gran voce di essere il soggetto preposto al loro controllo.(??????) Alcuni li indicano con la definizione generica di ‘ingegneria climatica‘, ma erroneamente perche’ “bisogna distinguere tra interventi sul tempo e interventi sul clima. I primi si basano sulla possibilita’ di influire sui meccanismi naturali per portarli in una direzione o in un’altra – spiega all’Adnkronos Franco Prodi, ricercatore associato dell’Istitito di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr, istituto che ha diretto a lungo – comprendono le tecniche per provocare la pioggia o intervenire sulla grandine, e sono allo studio dalla fine degli anni ’40“.

    “Gli interventi sul clima, invece, sono un’eventuale strada per la limitazione del riscaldamento globale – aggiunge Prodi – e comprendono le tecniche di dispersione di particelle di aerosol nella stratosfera ad opportuno indice di rifrazione....Ma “prima di intervenire sul clima bisognerebbe investire sulla sua comprensione, perche’ il nostro attuale livello di conoscenza non e’ tale da farci dire con certezza se il riscaldamento globale sia causato dall’uomo o dalla normale evoluzione del sistema climatico“, specifica Prodi, sottolineando che in ogni caso, tutti gli interventi meteorologici e climatici “dovrebbero svolgersi sotto il controllo della ricerca scientifica – e non in altri ambiti – in modo da poter studiare i fenomeni geofiscici. Questo oggi non accade...
    Attualmente sono numerosi gli Stati che sperimentano ufficialmente (o mettono gia’ in pratica) interventi per modificare il tempo. Dall’Estremo Oriente al Mali al Sudafrica, ma anche in Europa, Italia e Spagna....
    http://www.meteoweb.eu/2011/12/come-controllare-il-clima-la-nuova-frontiera-della-ricerca-scientifica/105317/#chiudi_adv

    C'è chi si preoccupa,e sono scienziati di spicco, mi pare di capire da alcune affermazioni che ci sia chi si preoccupa e come scienzato sta in alto. Mi pare di capire che non si manipola soltanto il tempo, è stato fatto un salto di "qualità". Si sta manipolando il CLIMA e qui si mette pesante anche per gli adetti al lavoro....l'atmosfera scombusolata può rivelarsi un vero disastro, ce n'è una sola ed è essenziale ...e le conseguenze sono ingnote...
    Sento irrequietezza in giro....

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  2. Il mondo dei dissidenti all'interno del sistema si spera divenga un ostacolo alla prosecuzione dei piani di geoingegneria. Lo spero, ma ci credo poco, però.

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  3. Temo che la contrizione di certi scienziati possa essere tardiva. E' il classico soccorso di Pisa.

    Ciao

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