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sabato 9 agosto 2014

Scie chimiche: smontata la "smentita" di Meteoweb e di Simone Angioni sulla prova termica


A seguito della pubblicazione del nostro breve articolo in cui si relazionava circa il test di una scia chimica con una termocamera Flir serie E8, immediatamente si è avuta la risposta sulle pagine di meteoweb, attraverso le parole dei telecomandati di turno, Angelo Ruggieri e Simone Angioni. Il testo dal titolo reboante e derisorio mostra tutta la pochezza e la superficialità, nonché il disprezzo che questi signori hanno per il pubblico che ancora li legge e per la verità. Lo scartafaccio, infatti, presuppone che il fruitore non verifichi le affermazioni tautologiche dell'"esperto". Così troviamo che le indicazioni fornite sulle caratteristiche dell'apparecchio Flir E8 sono completamente sballate, non rispondenti al vero e volte quindi ad insinuare che l'esperimento condotto dall'amico ed attivista "Ferro809" sia non solo insignificante, ma anche irto di errori.

Ora, in primo luogo, bisogna precisare che la termocamera Flir E8 fornisce la possibilità di autoconfigurarsi in tempo reale (e dal video è evidenziato dalla scritta "calibrating" che appare quando si cambia bersaglio).



Analizziamo, però, nel dettaglio le affermazioni del chimico dal volto umano, in forza al C.I.C.A.P., Simone Angioni. Egli scrive:

"La termocamera utilizzata è una Flir E8 che ha un intervallo di utilizzo tra i -20°C e i 250°C questo significa che è assolutamente inadatta a misurare le temperature delle nuvole che, soprattutto alla quota di formazione delle scie di condensazione, è spesso inferiore ai -40°C".

Qui il Nostro tende a barare, come al solito. Infatti egli afferma che lo strumento usato per l'esperimento non è adatto a misurare temperature al di sotto dei -20° Celsius, ma il problema non si pone, dato che la scia presa come bersaglio per la misurazione della sua temperatura mostra addirittura un range termico compreso tra i +3 ed i -7° centigradi, palesando non essere formata da cristalli di ghiaccio. Se così non fosse stato, l'indicatore avrebbe segnalato un "out of range", comunque ben di là dall'essere essere toccato.

Angioni prosegue:

"Leggendo il manuale non si trova alcuna traccia di una portata massima dello strumento. In effetti come si può definire la portata massima di una telecamera? I limiti di un’immagine variano dal tipo di strumento, dal dettaglio che vogliamo riuscire a visualizzare e dalle condizioni ambientali (giorno, notte, nebbia). In effetti vari parametri possono influenzare la risposta di una termocamera che va adeguatamente tarata prima dell’utilizzo inserendo prima di tutto il valore di emissività".

Qui il chimico contraddice il messaggio email che gli "scienziati" di "Meteoweb" asseriscono di aver ricevuto con i chiarimenti dalla ditta distributrice, ma di questo aspetto discuteremo più avanti.

In effetti il manuale non definisce i limiti del sensore infrarosso, ma sappiamo che il Flir E8 dispone di un puntatore laser che, per le sue caratteristiche intrinseche, non supera i 4 km di portata. Di conseguenza questo parametro ci è sufficiente per postulare un limite di portata massima, per lo meno per quanto attiene alla possibilità di collimare un bersaglio ad elevate distanze.

Leggiamo ancora che cosa dichiara Angioni:

"Nel video tale parametro è settato a 0,8, tuttavia, nel manuale dello strumento è riportato che quando si inquadra il cielo l’emissività deve essere settata a 1".

Anche qui si afferma quanto in realtà non è corrispondente al vero. Infatti i valori di emissività del Flir E8 sono compresi tra 0,8 e 0,95. In alternativa, se si opta per l'emissività impostata "in automatico", questa viene selezionata come è necessario durante la calibrazione in tempo reale. Idem per quanto concerne l'umidità relativa. Quest'ultima è stata settata su un valore medio, secondo i consigli del manuale. Ma non solo! Dove sarebbe scritto "Nel manuale dello strumento è riportato che quando si inquadra il cielo l’emissività deve essere settata a 1"? Non leggiamo nulla del genere sul manuale ed anzi il cielo non è nemmeno menzionato! Quindi Simone mente!

Infine arriviamo al messaggio di posta elettronica che, in tutta evidenza, è un falso. Perché? Per tre motivi fondamentali. a) Perché la ditta è in ferie, come riportato in questa email. b) Perché la firma in calce non corrisponde a quella che abbiamo ricevuto noi. c) Perché la firma oscurata risulta essere posticcia!

In ultima analisi è impossibile che un tecnico risponda, a differenza di quanto mostrato nella missiva spuria, che "sopra i 3 metri il Flir E8 non può eseguire misurazioni", poiché il tecnico interpellato avrebbe dovuto sapere che lo strumento, nei settaggi, permette di impostare il focus emissivo per distanze superiori ai 3 metri, come mostrato nell'immagine qui sotto. Poi qualcuno osa accusare i ricercatori veri di essere dei falsari! Da che pulpito!

Insomma, consigliamo agli esperti di "Meteoweb di continuare" a dedicarsi alla pubblicazione delle veline dei militari, mentre esortiamo il chimico Dottor Simone Angioni a concentrarsi sugli Aracnidi migratori che sono la sua specialità. Chissà che qualche giorno non lo vediamo invischiato finalmente in una gigantesca tela, come succulento pranzo per un ragno volante gigante! Buon appetito, spider!



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Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

sabato 21 settembre 2013

Menzogne persistenti su meteogiuliacci.it

Mario Giuliacci scrive: "Alla quota di 8-10 km la temperatura dell’aria è intorno 40-45 gradi sotto zero per cui le microscopiche goccioline d’acqua rilasciate dal bruciatore dell’aereo condensano istantaneamente in una miriade di minuscoli aghetti di ghiaccio, resi poi visibili appunto da una sottile scia nuvolosa. Le condizioni ideali per il verificarsi del fenomeno sono quelle nelle quali l’atmosfera circostante è già di per se (sic) molto umida"... [...]

PECCATO CHE LE RADIOSONDE LA CONTRADDICANO ANCORA UNA VOLTA, COLONNELLO. Infatti le radiosonde di Pratica di mare mostrano valori di UR (umidità relativa), alle quote dei voli commerciali, che spaziano tra il 15 ed il 31% ed a voler essere pignoli anche le temperature, tra gli 8000 ed oltre i 9000 metri, non toccano i parametri necessari. Sono valori assolutamente insufficienti [1] affinché si formi una sola scia di condensazione e tanto meno questa può persistere per ore, giacché non si ha sovrassaturazione.



Sappiamo inoltre che tra il 16 ed il 20 settembre si sono svolte esercitazioni congiunte N.A.T.O.

Un militare della base U.S.A.F. di Aviano ha confermato che, proprio nei giorni di intensa attività di aerosol nei nostri cieli, era in corso un'esercitazione a livello europeo e N.A.T.O. ed ha precisato: "Per questo motivo i satelliti, con tutto questo plasma nell'aria, sono a pieni giri"....

La testimonianza dimostra che, alla base delle operazioni di geoingegneria clandestina, si trova l'ottimizzazione del medium atmosferico, al fine di permettere il corretto ed efficace funzionamento di radar e satelliti che operano in banda Ka, come riportato in questo articolo.

Allora, egregio Colonnello Giuliacci, perché continua a mentire?


Ringraziamo l'amico Koenig per le preziose informazioni forniteci.

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[1] "L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione di formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente".
[Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l'UAI (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag 86]


Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

sabato 20 ottobre 2012

Le bubbole di Paolo Bonino

Paolo Bonino (meteolive): L'alta pressione africana dai cieli sporchi- C'è l'alta pressione, ma sovente ci sono nubi alte o nebbie a fare da contorno. La cartina che vi presentiamo oggi, rappresenta l'andamento delle correnti in quota durante una delle tante rimonte dell'alta pressione africana che abbiamo avuto quest'anno. Se osserviamo attentamente l'immagine a lato, il nostro anticiclone ci appare in tutto e per tutto come un gigantesco vortice che gira in senso orario. Le correnti al suo interno si avvitano in corrispondenza del massimo in quota, presente sull'Algeria. I venti a 5000 metri di quota si presenteranno quindi TESI, senza quella calma atmosferica che contraddistingue le figure di alta pressione in assoluto più stabili. [...] Trattandosi però di correnti anticicloniche (ovvero che scoraggiano i moti verticali dal basso verso l'alto) tale nuvolosità si presenterà sottoforma di cirri o cirrostrati. Questi, possono nascondere il sole solo parzialmente, stante il loro esile spessore. Da ciò scaturiscono cieli velati o lattiginosi che spesso fanno da contorno all'anticiclone africano. Laddove la turbolenza è maggiore, si possono creare anche bande di "altocumuli castellani", sempre in un contesto di cielo sporco e lattiginoso.


Questa sarebbe la scienza? Potrebbe esserlo, se non fosse che quanto scritto dal meteorologo Paolo Bonino è semplicemente una scandalosa accozzaglia di menzogne. E' una maldestra arrampicata sugli specchi, volta ad ingannare i poveri lettori che ancora si bevono certe castronerie ammantate di scientificità.

Da quando in qua esistono i "cieli sporchi da alta pressione"? Leggete qualsivoglia manuale meteorologico cartaceo degli anni '60 e '70 del XX secolo e non troverete niente di quanto farneticato da quel Paolo Bonino che parrebbe più un araldo del Quarto Reich, piuttosto che uno meteorologo rigoroso. Procediamo, però, con ordine e confutiamo quanto asserito dal volenteroso attendente degli ufficiali.

Precisiamo in primo luogo che la configurazione delle isobare del 19 ottobre 2012, con centro di alta pressione sull'Algeria, è del tutto priva di fondamento e la mappa di seguito lo dimostra in modo incontrovertibile. Quindi constatiamo che il meteorologo di meteolive.leonardo.it, costruisce un articolo pullulante di falsità e basato su un assunto del tutto inventato. Egli, infatti, indica la presenza di un ampio campo di alta pressione, con centro sull'Algeria, che, nella realtà, non è mai esistito. Tutto ciò per giustificare la giornata del 19 ottobre, funestata da una pesantissima attività di aerosol clandestini, volti a far crollare i parametri di umidità relativa, di conserva con l'eliminazione della nuvolosità naturale, come mostrato nell'immagine di copertina.


Paolo Bonino deve in qualche modo giustificare lo scempio creato dai suoi padroni militari, per cui definisce "nubi alte" le coperture artificiali igroscopiche di bassa quota (non oltre i 2.300 metri), cagionate dalla dispersione aerea di composti igroscopici ed elettroconduttivi e, per spacciarli come cirri d'alta quota, farnetica di "venti TESI a 5000 metri di quota".

Peccato che i cirri, quelli veri, si formino a quote ben superiori! Peccato anche che i cirri, quelli veri, siano trasparenti alla luce solare e non sono certo "sporchi e lattiginosi"!

"Il cirro (abbreviazione Ci) è una nube che si forma nel limite superiore della troposfera ad un altezza compresa tra gli 8.000 ed i 12.000 metri".

Fonte: meteocentrale.ch/it/meteo

Cirro [Der. del lat. cirrus "ricciolo"] Nella meteorologia, denominazione di nubi alte (quota media 9 km), bianche e di struttura fibrosa, costituite da aghi di ghiaccio; le loro varie e caratteristiche forme allungate ed arricciate sono dovute ai forti venti dell'alta troposfera.

Fonte: Dizionario delle Scienze Fisiche (2012)

Bonino, non pago delle bugie sin qui scritte, aggiunge la ciliegina sulla torta: "Laddove la turbolenza è maggiore, si possono creare anche bande di "altocumuli castellani", sempre in un contesto di cielo sporco e lattiginoso.

Di grazia, esimio Bonino, dove hai letto di questi "altocumuli castellani"? Ed il "cielo sporco e lattiginoso"? Se il Colonnello Edmondo Bernacca, ti leggesse, caro Bonino, ordinerebbe la tua fucilazione in seguito a processo sommario ed il costo del proiettile verrebbe addebitato alla tua famiglia!

Questa rappresentazione grafica delle nubi, tratta dall'"Atlante geografico De Agostini" del 1971, smentisce totalmente il banditore di sciocchezze. Bisogna chiedersi per quale motivo certi soggetti, negli ultimi mesi, stiano così tanto premendo il pedale delle menzogne ad uso e consumo dei loro cerebrolesi lettori che ancora non li hanno mandati a spigolare...

Ovviamente non mancano coloro che, non potendo sempre negare ad oltranza, ancora cianciano di operazioni volte a "mitigare il riscaldamento globale" dovuto al biossido di carbonio, salvo poi ricevere una smentita autorevole, in cui si afferma che l'aumento delle temperature si è interrotto nel 1996: "Global warming stopped 16 years ago, reveals Met Office report quietly released... and here is the chart to prove it".


Ciononostante satanisti come Bill Gates continuano a finanziare e ad incentivare le operazioni di geoingegneria, con la solita scusa che "qualcosa bisognerà pur fare per contrastare il Global Warming!". Noi sappiamo bene che, invece, le temperature crescono proprio grazie alle attività di geoingneria attualmente in corso e che la storiella del "riscaldamento globale" è solo un alibi per continuare indisturbati ad avvelenare la terra e le popolazioni. Spiace constatare che, di questi crimini di guerra in tempo di pace, si macchino anche individui apparentemente insignificanti come Paolo Bonino, che però, evidentemente, sono parte integrante del castello di menzogne dietro il quale si nascondono coloro che, con la piena connivenza dei nostri governi e la compiacenza della nostra magistratura, tappezzano i cieli di... sporche scie.


PREVISIONI

Situazione senza grandi variazioni almeno sino a fine ottobre 2102, allorquando il Sud Italia per primo e poi il resto del territorio italiano, saranno interessati da un potente fronte perturbato, che metterà in seria difficoltà le squadriglie di aerei preposte al controllo del clima ed all'inibizione delle precipitazioni. Sino ad allora proseguiranno i sorvoli di velivoli a quota cumulo, con il fine di ricondurre a parametri idonei la nostra atmosfera, eliminando la nuvolosità naturale e sostituendola con le velature (per nulla innocue) che ormai molti di noi conoscono. Laddove necessario, gli elementi dispersi saranno di tipo persistente, qualora i valori di UR dovessero superare i limiti consentiti per l'impiego ottimale dei satelliti e dei radar funzionanti in banda KA, come il nuovo M.U.O.S. di Niscemi.


Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

giovedì 19 aprile 2012

La guerra contro il cittadino prosegue indisturbata

La relativa pausa nelle operazioni clandestine ed illegali di geoingegneria nei nostri cieli è praticamente archiviata. Infatti le attività di aerosol sono riprese a regime e gli aerei sono intervenuti con successo su gran parte del territorio italiano, con maggiore intensità al Centro-Sud e sulle regioni Nord Occidentali d'Italia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: gran parte delle nostre città è oscurata da una fitta ed impenetrabile coltre bianca, fortemente igroscopica ed elettroconduttiva. Di conseguenza la maggioranza delle nubi imbrifere e dei cumuli che si erano formati questa notte e nella prima mattina, è stata letteralmente risucchiata da tonnellate di prodotti tossici, dispersi con instancabile criminalità da aerei senza marche identificative che, sorvolando a quota cumulo, hanno svolto il loro sporco lavoro.

Sulla base di quanto appena descritto, si prevedono piogge, ma non nella misura prevista dai siti meteo ufficiali, salvo alcune eccezioni, laddove si potranno verificare fenomeni violenti.

I prossimi tre giorni vedranno un relativo aumento delle temperature, dovuto alla presenza in bassa atmosfera di gas serra come il biossido di zolfo, diffuso con gli aerei preposti alla modifica del clima e del tempo con fini militari. Non sarà comunque difficile osservare a bassissima quota velivoli di grosse dimensioni, i quali sono impegnati nella dispersione di agenti biologici a danno di coltivazioni e della popolazione inerme.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

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