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venerdì 26 giugno 2015

L'ombra di Sassari


Recentemente hanno destato interesse alcuni scatti fotografici che immortalano un particolare fenomeno atmosferico occorso nei cieli di Sassari, in Sardegna.

Le "spiegazioni" fornite da una certa informazione "indipendente" e quelle ammannite dai negazionisti sono bislacche: le une, perché evocano, come al solito, H.A.A.R.P.; le altre, poiché, nel vano tentativo di smentire sempre e comunque determinate cause definite "complottiste", si sono rivelate ancora più inverosimili. La verità è, in questo caso, molto semplice: l'origine del particolare effetto ottico, verificatosi in Sardegna, è da imputare alla presenza in atmosfera di fine particolato (aviodisperso) che consente la riflessione della luce, generando quell'ombra che, in alcune circostanze precede o affianca i velivoli (civili e militari) impegnati nelle operazioni clandestine di aerosol.



Si tratta in gran parte di solfuri e metalli pesanti delle dimensioni di un micron, i quali creano una sorta di "superficie riflettente" e sono la prova diretta ed inattaccabile della guerra climatica in corso. Infatti, se il medium atmosferico non fosse pieno di nanoparticolato neurotossico, appositamente diffuso per l'ottimizzzazione dei sistemi radar-satellitari, la luce solare non sarebbe in grado, in talune condizioni, di creare queste inquietanti ed inusitate manifestazioni. Quindi, quando leggiamo titoloni del tipo: "Taglia nubi", "H.A.A.R.P. taglia in due le nubi" etc., chiediamoci se siamo al cospetto di idiozia o, magari, di sottile malafede. E' anche così che si scredita l'informazione libera, quella in totale contrasto con la propaganda peculiare dei media di regime.

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Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

domenica 22 marzo 2015

Imminente l'uscita del libro "Scie chimiche: la guerra segreta"

Sarà disponibile a partire da maggio 2015 il volume “Scie chimiche: la guerra segreta”, i cui autori sono Rosario ed Antonio Marcianò. Il saggio è stato concepito come l'ampliamento dell'omonimo documentario di cui mantiene l'impianto: vi trovano così adeguato spazio gli argomenti che nella precedente produzione o erano stati esposti per sommi capi o talora trascurati per evidenti ragioni di durata. Si traccia in questo modo un quadro esauriente che travalica i confini della geoingegneria clandestina intesa come insieme di attività di intervento sui fenomeni atmosferici, per esplorare altri àmbiti non meno rilevanti, come lo snaturamento della biosfera, il controllo delle nazioni, i nessi con le politiche gestite da apparati sovranazionali etc.

Cogliamo l'occasione per ringraziare l'editore ed i suoi collaboratori che hanno creduto, sin dal principio, nel progetto nonché tutti i lettori, i cui contributi, segnalazioni, spunti hanno permesso di scrivere un'opera che è veramente agganciata ad esigenze divulgative scevre da ogni condizionamento.

Di seguito la presentazione della quarta di copertina.

"Con taglio oggettivo e per mezzo di una corposa documentazione, dopo aver inquadrato il problema, il libro si sofferma sulle varie sfaccettature della questione:

- il controllo del tempo e del clima
- le connessioni con le strategie militari e gli interessi economici
- le conseguenze sull’ambiente e sulla salute
- il ruolo della disinformazione e della propaganda

È stato privilegiato un approccio scientifico, ma questo non esclude una precisa volontà di denuncia accanto ad uno sprone nei confronti dei lettori a prendere coscienza del fenomeno.

Il testo si basa su ricerche pluridecennali sul tema che hanno condotto a conclusioni ormai inconfutabili.

L’osservazione e l’esperienza, come da metodo consolidato, hanno completato il mosaico".

"Scie chimiche: la guerra segreta" sarà disponibile entro maggio 2015 e può essere già prenotato su Macrolibrarsi.it da questo link.


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Range finder: come si sono svolti i fatti

sabato 22 marzo 2014

Filamenti aviodispersi: ulteriori conferme che le compagnie civili sono all'origine dell'inquinamento della biosfera

Il laboratorio certificato francese “Analytica” ha pubblicato una nuova analisi circa i filamenti aviodispersi. E’ un’altra, inconfutabile conferma di quanto abbiamo scritto nei seguenti articoli.

La svolta: la geoingegneria clandestina carbura con la nuova generazione di carburanti aerei
Il coinvolgimento delle compagnie aeree civili nelle operazioni di geoingegneria clandestina
E' confermato: i filamenti di ricaduta derivano dai carburanti aeronautici!


Le analisi sono state eseguite su quattro campioni di "filamenti aviodispersi” su richiesta di diverse persone in diversi luoghi in tutto il territorio francese. (Vedi il nostro rapporto 20131030_Dumas - 18_Rapport_analytique_AnAlytikA).

In particolare un campione proviene dalla regione di Saint Martin de Crau: è stato analizzato su richiesta di Séverine Laxenaire.

Una grande somiglianza è evidente tra i risultati ottenuti sullo specimen (la cui origine non può essere messa in discussione, poiché la raccolta è stata compiuta sotto la supervisione di un ufficiale giudiziario) e le conclusioni cui si era giunti in precedenza sulla base di campioni raccolti da cittadini in tutto il paese: le fibre aviodisperse sono il risultato di un processo di polimerizzazione e di decomposizione termica di carburanti aeronautici. Infatti, tra i molti prodotti la cui descrizione viene rivelata dal nostro studio, è stato rintracciato un gran numero di composti organici (acidi grassi e particolarmente ftalati a catena lunga ): sono composti che entrano nella composizione dei carburanti e dei lubrificanti, in seguito a reazione termica.

L'osservazione che abbiamo ripetuto giustifica la preoccupazione che abbiamo già palesato, quando abbiamo pubblicato il nostro primo rapporto su questo argomento, tanto più che le osservazioni del fallout da "filamenti aviodispersi" continuano a crescere in Francia, in altri stati europei e nel mondo. Le conclusioni sono allarmanti, in quanto è ormai dimostrato che i composti chimici esaminati sono interferenti endocrini e che queste ricadute possono avvenire su tutta la superficie del globo.

Se, come noi sospettiamo fortemente, l'impatto dei "filamenti di ricaduta" è il risultato dello sviluppo del traffico aereo, la responsabilità dei funzionari preposti al monitoraggio delle conseguenze sulla salute di queste attività è evidente, così come la responsabilità dei produttori di carburanti e di lubrificanti per aerei. [1]

L’inquinamento atmosferico causato dal trasporto aereo deve essere studiato, controllato e regolamentato.

Bernard TAILLIEZ
Docteur ès Sciences
Directeur Scientifique – Fondateur
Responsable Assurance-Qualité

Qui il documento originale.

Fonte: acseipica.blogspot.it


[1] Polimeri e pulviscolo di ricaduta da geoingegneria clandestina. Ecco che cosa respiriamo!
VIDEO

I filamenti prodotti dal passaggio di questi aerei da cosa sono composti?

Nel 2012 i filamenti di ricaduta (che la disinformazione istituzionalizzata spaccia per tele di ragni volanti) sono stati analizzati da un laboratorio certificato francese (http://www.labo-analytika.com).

I dati sono stati interpretati ed i risultati sono descritti in questo rapporto analitico. Tali filamenti aviodispersi sono polimeri organici complessi a base di composti chimici sintetici, come dimostra l'analisi eseguita su molti prodotti della loro decomposizione termica, tra cui diverse molecole che si trovano comunemente nei carburanti e nei lubrificanti per motori aeronautici. I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi includono DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti particolarmente temuto per la sua proprietà d'interferente endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare composti eterociclici, presenti nei campioni di "filamenti aerodispersi" sono fonte di preoccupazione, sia in termini di salute pubblica sia per il loro impatto ambientale. I tecnici francesi scrivono: "Riteniamo che questi filamenti potrebbero derivare dalla ricombinazione di sostanze rilasciate nell'atmosfera dai motori degli aerei".

I carburanti contengono idrocarburi non saturi e sono pertanto soggetti all'ossidazione la quale determina un peggioramento del combustibile, reso manifesto dalla formazione di gomme, sviluppo di colore ed abbassamento del numero di ottani. La polimerizzazione implica la formazione di catene. Da qui i filamenti di ricaduta. Non a caso l'additivo STADIS 450 è un antipolimerizzante.


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La guerra climatica in pillole

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NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

domenica 4 marzo 2012

Piogge? Probabilmente di filamenti

Le previsioni ufficiali per i giorni 5, 6 e 7 marzo 2012 preannunciano precipitazioni un po' su tutto il territorio nazionale. Da quanto, però, stiamo osservando in queste ore e tenendo in seria considerazione l'attuale svolgersi di operazioni clandestine di geoingegneria volte a contrastare il fronte imbrifero proveniente dal Nord Europa, pensiamo che i fenomeni previsti saranno nettamente ridimensionati. Le regioni che saranno quindi maggiormente interessate dal "cloud seeding igroscopico" saranno, dal 5 marzo, Piemonte, Liguria Occidentale, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna. Non sono escluse precipitazioni temporalesche (bombe d'acqua) sulla Liguria di Levante e sulla Toscana Nord occidentale con pericolo di allagamenti. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno saranno possibili fitte coperture igroscopiche su Toscana ed Emilia Romagna, con l'esaurirsi dei fenomeni piovosi. Nella notte si intensificheranno i voli miranti al dissolvimento della perturbazione, motivo per cui il giorno 6 marzo sarà ancora più bassa la possibilità di brevi piogge al Nord ed al Centro. Per il giorno 7 marzo si tornerà a condizioni di pseudo bel tempo, con nebbie chimiche di ricaduta e cieli bianchicci nonché caduta di filamenti polimerici.

Residue precipitazioni piovose al Sud. Temperature in calo, per via dell'afflusso di aria fredda dalle regioni polari. Infatti riportiamo che, attualmente, la jet stream polare ha di nuovo assunto il percorso delle prime due settimane di febbraio.


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