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venerdì 2 agosto 2013

Le nuove strategie nella guerra climatica

Un vasto campo di alta pressione indotta vige attualmente con centro sul Trentino Alto Adige. Non sono rispondenti al vero le informazioni su un ipotetico anticiclone africano che porterebbe aria calda dal Maghreb, in quanto il massimo barico, come precisato, ha origine sul Nord Italia. Le elevate temperature dipendono in gran parte dall'emissione di microonde ad opera di satelliti specifici, nonché dall'elevato irraggiamento solare nello spettro UVB, in conseguenza dell'assottigliamento dello strato di ozono, conseguenza diretta della geoingegneria. I valori di umidità relativa si attestano su una media del 40%, per cui, anche in questo caso, sono forvianti le informazioni su elevati valori igrometrici che indurrebbero a percepire temperature superiori al reale.

In questo contesto di controllo del clima, osserviamo il frantumarsi della corrente a getto polare non appena si scontra con il particolato elettroconduttivo ed igroscopico aviodisperso sull'Europa, la cui traccia è ben visibile dalle satellitari di prima mattina nonché dalla completa assenza di nuvolosità da alta pressione (nubi da bel tempo o cumuli) e dalla colorazione bianchiccia del cielo. Queste condizioni di caldo torrido e mancanza assoluta di venti perdurerà almeno sino al 7 agosto 2013. Infatti un fronte perturbato di origine atlantica dovrebbe sfondare il muro creato ad hoc dalle operazioni clandestine di geoingegneria sul vecchio continente e si dovrebbero verificare le prime precipitazioni importanti della stagione. Sussiste, però, l'inquietante possibilità che un intervento massivo di squadriglie di aerei, destinati a disperdere elementi igroscopici di tipo persistente, distruggerà sul nascere le perturbazioni che si affacceranno su Francia ed Italia. E' quindi plausibile che, per lo meno su Italia occidentale (Piemonte e Liguria di Ponente) faranno la loro comparsa, verso il 6 agosto, coperture artificiali (le innocue velature dei servizi meteo militarizzati), utili all'inibizione di precipitazioni sul fronte occidentale. Di conseguenza non si possono escludere fenomeni particolarmente violenti su Toscana, Emilia Romagna e Lazio.



Molte persone sono convinte che le operazioni di aerosol, su gran parte dell'Italia, sono state interrotte. Non è assolutamente vero! Le artificiali condizioni meteo di questi giorni sono il risultato di un affinamento delle tecniche di geoingegneria. Infatti è durante la notte che si concentrano i sorvoli a bassa quota di velivoli non convenzionali: questi aerei rilasciano quantitativi enormi di metalli pesanti e biossido di zolfo con il favore delle tenebre. L'SO2 è la prima conseguenza dei processi di combustione degli aerei. Questo modus operandi permette poi di intervenire con sorvoli diurni, definibili "di mantenimento", facendo uso di elementi chimici evanescenti o semipersistenti, tanto che molti velivoli verranno dai più ingenui scambiati per "voli di linea". Impossibile, giacché i velivoli per il trasporto di merci e passeggeri volano dagli 8.000 ai 14.000 metri di quota, per cui non sono visibili in alcun modo e tanto meno in questo periodo di caldo eccezionale, poiché in nessun caso possono generare scie di condensazione. D'altro canto non è giustificabile il sorvolo sui centri abitati (salvo che per decollo ed atterraggio) ad altitudini anche inferiori ai 1.700 metri, in quanto le normative lo vietano. Inoltre i consumi sarebbero elevatissimi, per via della superiore densità dell'aria a bassa quota e ciò non sarebbe conveniente per le compagnie.

Siamo di fronte perciò ad una pericolosa evoluzione delle modalità di modifica climatica, per cui è ormai da considerarsi obsoleta ed anacronistica la distinzione tra scie di condensazione e scie chimiche, giacché nella stragrande maggioranza dei casi gli aeromobili impegnati nella guerra ambientale non emettono alcun tipo di scia visibile. D'altronde anche l'esperienza diretta ci dimostra che più è microscopico l'aerosol più esso appare invisibile.


Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

venerdì 26 luglio 2013

Sabbia negli occhi: meteorologi allo sbando

26 luglio 2013 - "Centrometeoitaliano.it" titola: Caldo africano: presente la sabbia sull’Italia, immagine da satellite

L'articolo, che non è firmato, prosegue così:

"Caldo Italia, Penisola invasa dal pulviscolo sabbioso

Come sappiamo attraverso i nostri modelli matematici ed i nostri previsori, sulla nostra Penisola sta rimontando un campo di alta pressione di matrice sub-tropicale, il quale sta apportando generali condizioni di tempo caldo e afoso, facendolo ancora più in maniera marcata nei prossimi giorni, quando in alcune località potranno essere raggiunti i 40°C. Il fenomeno che stamattina possiamo apprezzare, è la presenza del pulviscolo sabbioso presente al di sopra della nostra Penisola. Si tratta di un evento comune in queste configurazioni bariche. La sabbia, trasportata dalla circolazione atmosferica in quota, può essere visibile in cielo ad occhio nudo solo se presente in grandi quantità e ci si accorge di essa se il cielo viene parzialmente sporcato di un marrone chiaro tendente all’arancione che può rendere l’idea di come questo fenomeno possa manifestarsi soprattutto nelle regioni meridionali e insulari
".

Fandonie disinformative, atte a coprire le operazioni clandestine di guerra climatica in atto e ve lo dimostro.

a) La direzione dei venti è Nord-Sud, come da questa mappa.
b) L'isobara di alta pressione si trova sull'Austria, come mostrato di seguito.

c) La presenza di foschie è dovuta alla diffusione aerea, anche e soprattutto nella notte, di biossido di zolfo (gas ad effetto serra), nell'ambito del progetto volto alla creazione di un "effetto serra artificiale", al fine di accreditare la teoria del global warming da CO2 ed introdurre poi legalmente la geoingegneria.
d) L'osservazione delle mappe satellitari su Sat24, di prima mattina, dimostra che è durante la notte che si concentrano le massicce operazioni di aerosol a bassa quota, volte alla distruzione della nuvolosità naturale ed orientate ad eleminare le poche nubi (cumuli da bel tempo) presenti per via della evotraspirazione da terra. Queste operazioni, sui manuali di geoingegneria militare vengono definite "CLOUD BASE HYGROSCOPIC SEEDING". Casualmente il biossido di zolfo è igroscopico.

CLOUD BASE HYGROSCOPIC SEEDING (estratto da Weather modification - Final Report)

Il biossido di zolfo reagisce con l'umidità atmosferica e si trasforma in acido solforico, tossico ed irritante per occhi e vie respiratorie. L'acido solforico si conclama con le classiche "NEBBIE DI RICADUTA", quelle che voi criminali meteorologi servi spacciate ora per sabbia del deserto ora per puzzette di carnevale.

Il perché del blu del cielo (quando non sono in corso operazioni di geoingegneria clandestina ed illegale)

Il blu è uno dei colori dello spettro che l'uomo riesce a vedere. È uno dei tre colori primari, assime al giallo ed al rosso. Ha la lunghezza d'onda più breve tra tutti i colori (circa 470 nanometri). Il blu è un colore comune. È il colore del firmamento e di una grande quantità d'acqua. Il cielo appare blu perchè le molecole di gas che compongono l'atmosfera tendono a riflettere solo la luce blu che ha lunghezza d'onda minore, mentre le lunghezze d'onda maggiori tendono a passare oltre senza essere riflesse. L'acqua appare blu perchè la luce rossa è assorbita da essa.

Perché il cielo è bianco?

Perché la luce solare viene riflessa dalle microparticelle di metalli (diffusi con le chemtrails) presenti in atmosfera. Nella risposta al cielo blu abbiamo la spiegazione del cielo bianco. Le lunghezze d'onda maggiore non possano senza essere riverberate (così come dovrebbe accadere in un'atmosfera non inquinata), ma vengono intercettate dai metalli riflettenti e quindi la luce del sole, che a noi appare bianca, determina il nuovo colore del cielo: bianco, appunto.

La mappa satellitare che segue dimostra che, al momento in cui si scrive questo post, non si vede sabbia del deserto, ma se i lettori attenti osserveranno le mappe tutte le mattine, noteranno la nebbia di ricaduta che via via si diffonde, sino a formare il cielo bianco.

Per concludere... provate a respirare profondamente verso le 21 di sera... Mi riferiscono casi di vomito, capogiri, svenimenti. Sabbia del deserto? Cambiate mestiere. Potete semmai provare a vendere la fontana di Trevi!


La sequenza sotto riportata mostra le nebbie di ricaduta in dissolvimento mattutino. Si notino le scie chimiche persistenti. Ringrazio l'amico Marco per le immagini che ho poi unito a formare la sequenza filmata.



PREVISIONI METEO - Periodo 27 luglio - 6 agosto 2013

Situazione perfettamente sovrapponibile allo stesso periodo del 2012: i fronti perturbati sono tenuti a bada per mezzo di intensive attività di aerosol notturne (con elementi ad elevata persistenza) e di giorno, per mezzo di composti chimici evanescenti. Il risultato è costituito dalle ormai famigerate nebbie di ricaduta, cieli bianchi e completa assenza di nuvolosità naturale. Eventuali temporali pomeridiani estivi verranno pedissequamente stroncati sul nascere. Temperature in aumento.

Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

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