E’ accaduto di nuovo: il giorno 10 ottobre 2014 Genova è stata colpita da un violento nubifragio, ancora più distruttivo di quello che si era abbattuto sul capoluogo ligure e sul Levante nel 2011. Molti si chiedono: è possibile creare un nubifragio a comando? Le cosiddette "V-Shaped" sono fenomeni naturali o le tracce di una manipolazione meteorologica? L'alluvione ha origine artificiale: basta osservare la situazione in quelle ore.
Un'altra spiegazione (alternativa al TMC-65) può essere fornita osservando la situazione in quelle ore. Situazione che si ripete ogni volta e che si era verificata nel 2011, così come in altre circostanze del tutto simili, nelle quali erano chiamate in causa le famigerate "V-Shaped". E' presto detto.
Come da prassi, l'area viene circoscritta ed intrappolata da una coltre igroscopica, formatasi con il sorvolo "scientifico" di decine di aerei a bassa quota, che hanno disperso composti ad effetto serra nelle ore precedenti. In queste due aree di mare, tra Ovest ed Est, ben delimitate e che formano una zona centrale non interessata dalla copertura, l'aria calda proveniente dal mare non si disperde in quota, poiché lo strato nuvoloso artificiale ostacola la convezione, ossia il movimento della massa d'aria calda verso l'alto.
Al centro di questa... "zona di intervento" abbiamo il "target" (nel nostro caso Genova), a distanza opportuna dall'obiettivo. Si sfruttano i venti da Sud verso Nord o da Sud-Ovest verso Nord-Est, i quali poi spingeranno la "cella autorigenerante" sulla regione da colpire.
Il nodo della questione è costituito dal fatto che il secondo principio della termodinamica non giustifica l'esistenza di una cella temporalesca che si autorigenera quasi all'infinito, sviluppando sempre maggiore energia. Ciò, ovviamente, contrasta con le leggi della fisica, a meno che non si abbia un "carburante" che permetta alla cella di autorigenerarsi e di produrre ancora energia. Questo carburante è fornito da satelliti in orbita geostazionaria: essi bombardano di microonde una regione molto circoscritta di mare. Il caso di Canneto di Caronia può essere utile per comprendere il meccanismo. A Canneto, infatti, fasci di microonde puntano su una plaga di superficie ridottissima (15 metri quadrati circa), provocando incendi. Le microonde scaldano! In questo modo si crea quel processo fisico che permette alla cella temporalesca di svilupparsi (e la sua forma conica, il suo sviluppo prevalentemente orizzontale con origine in un punto specifico lo dimostrano). Il resto viene da solo: le correnti d'aria molto calda tendono a salire e, scontrandosi con l'aria fredda, formano e ingigantiscono la supercella temporalesca. Il nubifragio si esaurisce, quando è spento il fuoco che lo alimenta, ossia quando l'energia elettromagnetica non è più irradiata. Il resto è triste cronaca.
Tutto combacia, visto che in questi giorni sono stati frequenti i problemi alla telefonia mobile ed alle reti elettriche della zona. Ed ora il sisma.
Articoli di approfondimento:
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- Making Electromagnetic Weapons: Directed Microwave Energy
- Philippines Typhoon linked to ‘Man-Made’ Microwave Pulses
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La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Il radar Doppler è un particolare tipo di radar che si basa sull'effetto di slittamento in frequenza, detto, appunto, effetto Doppler. L'effetto Doppler è l'apparente variazione di frequenza delle onde emesse da una sorgente in moto rispetto a un osservatore: la frequenza aumenta, se sorgente ed osservatore si avvicinano, mentre diminuisce in caso di allontanamento. Il fenomeno fu scoperto dal fisico e matematico C. Doppler (1803-1853) per le onde sonore, ma si verifica anche per quelle elettromagnetiche. L'effetto Doppler ha molte applicazioni nella tecnica (radar), in medicina (ecografia), in astronomia. Esso permette al radar di distinguere bersagli in movimento anche in presenza di oggetti fissi. L'obiettivo del C.D.D.P., che ha realizzato il video, è quello di fornire la documentazione inoppugnabile circa le attività chimico-biologiche (chemtrails), attraverso immagini digitali e di radar meteorologici i cui i dati sull'atmosfera superiore indicano che le condizioni meteorologiche presenti alla quota degli aerei chimici NON sono idonee per la formazione di scie persistenti in base ai parametri fisici. Dunque le nuvole filiformi di bassa quota, create dai velivoli clandestini, non sono cirri, a differenza di quanto affermano i meteorologi di regime, ma scie tossiche. I cirri veri, infatti, che si trovano a quote molto più alte, non possono essere rilevati dai radar meteorologici Doppler.
RispondiElimina"I cosiddetti "riscaldatori ionosferici" vengono sfruttati per le mutazioni atmosferiche. I rapporti del'esercito statunitense lo dimostrano, il Pentagono lo ammette nei documenti ufficiali, eppure smentisce il loro reale uso di fronte all'opinione pubblica".
RispondiEliminaIl Dottor Brooks Agnew studia i raggi E.L.F. da oltre trent'anni ed è convinto che gli effetti delle stazioni come H.A.A.R.P. sulla ionosfera influiscono sui cambiamenti climatici.
Broocks Agnew asserisce: "H.A.A.R.P. non influisce sulle correnti a getto direttamente, ma in modo indiretto. Se la ionosfera si espande nello spazio, la stratosfera sottostante ad essa deve modificarsi per colmare quel vuoto e, modificandosi, devia il corso delle correnti a getto di migliaia di chilometri, alterando gli spostamenti dell'acqua nell'atmosfera".
H.A.A.R.P. è solo uno dei numerosi "riscaldatori ionosferici" installati in tutto il mondo. Solo gli Stati Uniti ne contano tre: uno a Gakona ed uno vicino a Fairbanks, in Alaska ed un altro ad Arecibo, in Puerto Rico. La Russia ne ha installato uno a Vasir Surks, nei pressi di Nižni Novgorod e l'Unione europea un altro nei dintorni di Tromso, in Norvegia. Sfruttando un'azione congiunta, questi trasmettitori sono potenzialmente in grado di alterare il clima di qualunque area del pianeta, variando radicalmente la traiettoria delle correnti a getto ed innescando temporali catastrofici o tremende siccità. Il riscaldamento dell'atmosfera potrebbe persino cambiare l'epicentro degli uragani e creare delle cupole di alta pressione in grado di deviarne il corso.
Il governo statunitense è fermo sulle sue posizioni e ribadisce che H.A.A.R.P. è semplicemente una struttura per la ricerca meteorologica, ma è forse un caso che dalla sua attivazione gli esperti abbiano registrato bizzarre anomalie climatiche, tra cui massicce inondazioni, uragani, drammatici periodi siccitosi e terremoti?
Brooks Agnew